Scambiamo le etichette per dei magneti
- Chiara Virgilio
- 24 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Le etichette sono per sempre. Che siano messe sugli articoli al supermercato o sulle persone, il loro scopo non cambia: si attaccano, nominano, identificano e categorizzano in maniera permanente.
I magneti, d'altro canto, si staccano. Decorano, arricchiscono, cambiano posizione, vengono sostituiti e poi riesumati dal cassetto dopo anni.

Scegliere come identificare il tuo genere o la tua identità sessuale può sembrare difficilissimo; è stressante cercare di riassumere tutta la tua complessità in una o due parole - PER SEMPRE! L'idea di un'etichetta permanente (e la pressione che la società aggiunge a questo processo già emotivamente dispendioso) è in contraddizione con la nostra natura umana, in continua evoluzione e cambiamento quando adeguatamente supportata e incoraggiata.
Ecco perché non parlo di etichette, ma di magneti. È un'idea che ho letto da qualche parte* tempo fa, e che mi è rimasta impressa negli anni. Credo che associare la propria identità e le sue molteplici sfaccettature all'immagine di calamite colorate - che si muovono e stanno o non stanno sul frigorifero a seconda del momento - sia semplicemente rassicurante .
Trovare le parole per descriverti non dovrebbe essere qualcosa che ti terrorizza, ma piuttosto che ti emoziona. È l'opportunità di trovare una comunità, di capirti e farti capire dagli altri: tuttavia ciò avviene più difficilmente se la paura e l'ansia sono le emozioni al comando dell'operazione.
Un semplice cambiamento nelle immagini e nelle storie che ci raccontiamo può avere un grande impatto sulla nostra esperienza di diverse situazioni e sulla nostra capacità di gestire le emozioni che queste attivano in noi.
Quindi, la prossima volta che penserai di identificarti con una sessualità e un'identità di genere, prova a cercare una calamita che ti piaccia (o due, o tre, o quante ne vuoi) invece dell'etichetta perfetta, e osserva come ti fa sentire. Perché ciò che dici di te dovrebbe proprio farti stare bene.
*Purtroppo non ricordo dove. Se qualcuno lo sa mi scriva, così potrò dare il merito di questa immagine geniale!
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